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Una risorsa per l'educazione

L’arte del prendersi cura. Una sfida per migliorare la qualità dei Centri Scout

La RETE dei CENTRI SCOUT ITALIANI è sorta nl 2008 come spazio di dialogo e intera-zione per i vari luoghi da campo deputati alle tipiche attività scout al fine di favorire un cammino comune – nel rispetto della peculiarità di ciascuna Associazione e di ciascun Centro – per promuovere ed implementare la qualità del servizio offerto. Ogni Centro Scout viene definito “spazio educativo ove giovani ed adulti possono svolgere attività educative idonee alla loro età e alle loro esigenze educative, nel rispetto dei valori evidenziati dalla Legge delle Guide e degli Scout” (dalla Carta dei Valori). Ha caratteristiche le-gate alla sua storia e all’ambiente in cui è inserito, nonché alle specifiche competenze degli animatori del Centro. La specificità diventa dinamica risorsa, non solo per il Centro Scout, e occasione di servizio com-petente nei confronti degli ospiti. E’ una specificità che va salvaguardata, curata ed implementata.


In quanto “spazio educativo” ogni Centro è luogo ove si esercita la cittadinanza attiva, luogo di confronto, di cooperazione, ove si vivono esperienze significative che favoriscono la piena maturazione di quanti lo utilizzano. “Scopo dell’educazione scout, infatti, è quello di migliorare la qualità dei nostri futuri cittadini, specialmente per quanto riguarda il carattere e la salute, di sostituire l’egoismo con il servizio e di rendere ciascun giovane efficiente, sia nel fisico sia nel morale, al fine di utilizzare questa efficienza al servizio della comunità” . Perciò, il Centro Scout s’impegna ad essere spazio “privilegiato” ove si esercita l’arte del prendersi cura, quell’arte che fa interagire le dimensioni della scoperta, della responsabilità, dell’impegno attivo, della competenza, dell’autonomia e del servizio.

Prendersi cura di se stessi, anzitutto, sia dal punto di vista fisico sia intellettuale, sia etico e spiri-tuale. Il Centro Scout è ambiente che favorisce un’armonica crescita di ciascuno. Ha una sua peculiarità: non un luogo “da consumare”, un camping – magari con strutture perfette e servizi efficienti – ove ognuno fa quel che vuole, quando vuole e come vuole; non “villaggio vacanze” dove tutto è “precotto”; non luogo da campeggio ove il gestore si limita a consegnare le chiavi come nei residence turistici, ma spazio “orien-tato” che promuove formazione e coinvolgimento, nel rispetto dei valori proposti dallo Scautismo e, natu-ralmente, dell’autonomia di ogni gruppo che ospita.
L’ambiente, le strutture, le proposte di attività stimolano i fruitori del Centro a fare del proprio me-glio, promuovono lo spirito di iniziativa, l’essenzialità, il buon gusto, l’esercizio della responsabilità, la maturazione della competenza, l’acquisizione o il rafforzamento di buone abitudini, la riflessività, la “ma-nutenzione” ordinaria e straordinaria della persona. Il vedere, il fare, l’essere coinvolti, il chiedersi il per-ché, il lavorare insieme, il rispetto delle regole e dei tempi, la relazionalità positiva, l’incoraggiamento, l’apprezzamento, il buon esempio, specifiche attività, le stesse strutture, l’ambiente aiutano ogni ragazzo a prendersi cura di se stesso e a divenire esempio per gli altri. Non è, quindi, un prendersi cura autoreferente e narcisistico, ma un prendersi cura per crescere valorizzando adeguatamente le proprie specificità e le proprie risorse per poterle mettere al servizio degli altri.

Prendersi cura degli altri. “Lo scout è fatto per servire”, affermava B.-P. Il Centro Scout è spazio di dinamica interazione tra persone, generazioni, culture, competenze, modi di fare diversi ma accomunati dai valori dello Scautismo-Guidismo. Anche gli ospiti non scout sono consapevoli di essere in un luogo che ha determinate caratteristiche e uno specifico stile. La relazione positiva, la scoperta, l’accettazione e la valorizzazione dell’altro divengono apprendimento costante e favoriscono la gioia di operare con e per gli altri. Le attività proposte dal Centro favoriscono l’aiuto reciproco, il trapasso di nozioni, una comune progettualità messa al servizio non solo del singolo gruppo ma dell’intera comunità di ospiti. Così come le varie attività organizzate da ogni gruppo prevedono sia iniziative per garantire il funzionamento del Centro sia iniziative a favore degli altri. Particolare attenzione viene posta nel prendersi cura dei più deboli o di chi ha particolari bisogni. Adulti e ragazzi sono stimolati ad essere non ospiti cui tutto è dovuto, ma co-gestori del Centro stesso e promotori del bene comune.
Il gestore e le persone che vi prestano servizio hanno specifiche competenze metodologiche ed or-ganizzative – non solo una generica o non provata disponibilità o buona volontà: sono esperti nell’arte di accompagnare e promuovere con chiarezza e discrezione, testimoni di stile ed operosità, preziosi punti di riferimento per ogni ospite. Infatti, lo stile del Centro Scout e di coloro che vi operano è uno stile che par-la, concreta testimonianza del far bene con impegno e con gioia, del vivere determinati valori, dell’evitare ogni forma di volgarità e di passività. Gli animatori del Centro Scout operano in modo da coinvolgere, stimolare, apprezzare, favorire relazioni ed iniziativa, promuovere un’attiva partecipazione alla gestione del Centro, valorizzando le varie potenzialità sia degli adulti sia dei ragazzi sia il Centro accoglie. Il gesto-re, in particolare, è persona di provata esperienza, garanzia di qualità e di continuità, nonché di responsa-bile ed operosa presenza.

Prendersi cura dell’ambiente. L’ambiente tipico dello Scautismo è la natura ove si ha opportuni-tà di svolgere un’adeguata vita all’aria aperta e l’arte dello scouting. Il Centro Scout, oltre che essere posto in un ambiente naturale affascinante e stimolante, favorisce la dinamica interazione con il territorio ove es-so è inserito, aiuta a prendersi cura del creato e delle creature. Gli ospiti del Centro Scout, opportunamente stimolati ed accompagnati dai responsabili del gruppo di provenienza e dagli animatori del Centro si prendono cura delle strutture e degli spazi interni al Centro, ne curano la manutenzione e il miglioramento, sia per garantirsi una permanenza di qualità, sia per lasciare il Centro meglio di come l’hanno trovato. Le risorse del Centro (acqua, energia elettrica, strutture, legna, materiali vari, attrezzature ecc.) vengono uti-lizzate con rispetto e parsimonia. La stessa illuminazione serale e notturna è discreta, per non provocare inquinamento luminoso e non disturbare la fauna, per educare i ragazzi a saper valorizzare anche la luce naturale del crepuscolo e della sera. Lo stesso avviene per i suoni e i rumori. Viene, inoltre, assicurata la differenziazione dei rifiuti e la costante pulizia e manutenzione dei vari ambienti. I fruitori del Centro non restano chiusi all’interno del Centro, ma scoprono il territorio circostante. Ogni territorio, infatti, ha note-voli risorse umane, culturali, naturali da conoscere e valorizzare. A tal fine dal Centro partono percorsi che permettono l’incontro con luoghi, persone ed attività e la realizzazione di iniziative di servizio a favore delle realtà territoriali.
Il rispetto dei ritmi naturali, il rispetto delle persone, degli animali e delle cose, l’attuazione di ini-ziative di salvaguardia dell’ambiente aiutano quanti fruiscono del Centro Scout a maturare specifiche competenze e uno stile di vita che serviranno per l’intera vita.
Dal Centro Scout si ritorna a casa con la soddisfazione di aver fatto del proprio meglio e di essere stati utili a se stessi e agli altri e con la consapevolezza di essere più maturi e più competenti per servire meglio gli altri e l’ambiente in cui si opera.